Data | Ora |
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01/04/2025 | Dalle 21 |
02/04/2025 | Dalle 21 |
03/04/2025 | Dalle 21 |
04/04/2025 | Dalle 21 |
05/04/2025 | Dalle 15.30 |
06/04/2025 | Dalle 15.30 |
L’intera vicenda si svolge tra le pareti di una casa borghese e nell’arco di una sola notte. I membri di una famiglia, in particolare il padre e la madre, si accusano, si tormentano e precipitano se stessi oltre ogni canone di umanità, mentre il figlio minore tubercolotico presagisce la fine e il maggiore, l’unico che vede lucidamente la situazione, sa solo rifugiarsi nella scrittura.
Long day’s journey into night è il titolo che Eugene O’Neill dà alla sua opera-confessione. Il padre era stato un attore di grande successo, come il protagonista della sua opera teatrale. La casa-prigione della “famigliaccia” che O’Neill ci racconta è proprio casa sua. E qui sta il cammino tortuoso di una possibile messa-in-scena-viaggio di quest’opera amara, scritta poco prima della morte per fare un viaggio all’indietro nella vita. Un viaggio impietoso dentro l’amarezza di un fallimento senza riscatto. Le vite degli uomini sono fatte di tenerezza e violenza. Amore e disprezzo. Comprensione e rigetto. Di famiglia e della sua rovina.
Gabriele Lavia, attore, regista, scrittore, sceneggiatore e doppiatore italiano è tra le figure più rappresentative del teatro italiano. L’esordio sul palcoscenico risale al 1963, tra gli spettacoli più famosi ricordiamo Edipo Re (1969) e Re Lear (1973). Nel 1970 si cimenta nel mondo del cinema con Metello, mentre nel 1975 debutta alla regia teatrale con Otello. Oltre alla regia cinematografica e teatrale, Lavia ha anche curato la regia di alcune opere liriche. Federica di Martino, attrice diplomata nel 1996 presso l'Accademia nazionale d'arte drammatica, collabora con registi quali Ronconi, Patroni Griffi, Barbareschi e Quartullo. Negli anni 2000 debutta in televisione, come protagonista della serie Ricominciare. Lavora al fianco di Gabriele Lavia dal 2013.