Data | Ora |
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24/01/2024 | Dalle 21 |
25/01/2024 | Dalle 21 |
26/01/2024 | Dalle 21 |
27/01/2024 | Dalle 15.30 |
Dalle 21 | |
28/01/2024 | Dalle 15.30 |
durata 1 ora e 40 minuti
Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la nuova compagna Sofia. Anna informa Piero che Nicola da tre mesi non frequenta più il liceo e che, secondo lei, soffre di depressione adolescenziale. Nicola, parlando con il padre, esprime il desiderio di andare a vivere con Piero e Sofia, quindi Piero decide di darsi da fare per far tornare a Nicola il gusto di vivere.
Piero è interpretato da un ispirato Cesare Bocci, asciutto, misurato e forte quando serve. Accanto a lui Galatea Ranzi, attrice di grande valore per il teatro, il cinema e la televisione, insieme a Giulio Pranno, giovane volto del cinema italiano scoperto da Salvatores.
Il testo di Florian Zeller fa parte di una trilogia Il Padre, La Madre, Il Figlio, testi non collegati fra loro se non dal numero dei personaggi – sei – e dalle implicazioni umane e sociali. Mentre ne Il Padre (già in scena allo Stignani nel 2018 con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere) venivano analizzati i rapporti degli altri in relazione all’Alzheimer, qui Zeller ci conduce sapientemente per mano sul terreno delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare. La trama è semplice ma non il tessuto di emozioni e la voglia di svelare quel che spesso, troppo spesso, si nasconde.
Il Figlio è uno spettacolo capace di conquistare grazie alla bellezza del linguaggio, alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze e delle loro incapacità di capire sé stessi e gli altri. Presenta la vita in tutte le sue sfaccettature per arrivare al cuore di tutti i genitori di figli adolescenti.