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Un'ora di tranquillità

Massimo Ghini protagonista assoluto di un testo brillante inedito in Italia, del grande drammaturgo francese Florian Zeller.

Dal 01 febbraio 2017 al 05 febbraio 2017
Teatro Stignani IT
Data Ora
01/02/2017 Dalle 21:00
02/02/2017 Dalle 21:00
03/02/2017 Dalle 21:00
04/02/2017 Dalle 15:30
Dalle 21:00
05/02/2017 Dalle 15:30
Autore: Florian Zeller
Regista: Massimo Ghini
Scene: Roberto Crea
Luci: Marco Palmieri
Costumi: Silvia Frattolillo
Attori: MASSIMO GHINI, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Galatea Ranzi, Luca Schiapparone, Marta Zoffoli

Durata 2 ore e 30 minuti

La storia

Il protagonista di questa esilarante commedia è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. Ha acquistato un vecchio disco in vinile da un rigattiere e vorrebbe ascoltarlo ma viene continuamente interrotto: la moglie gli deve parlare, il vicino di casa irrompe all'improvviso, fino ad un improbabile idraulico che invece di riparare i guasti, ne provoca di nuovi. A questi si aggiungono altri amici, amanti e figli rompiscatole. La pace sembra un sogno irraggiungibile fino al momento in cui tutto si ferma e il disco finalmente sta per essere ascoltato…

Il cast

Massimo Ghini ha scelto di misurarsi con la travolgente energia di un testo mai rappresentato in Italia, scritto da Florian Zeller, uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei. La struttura del testo non richiede imponenti adattamenti, anzi è proprio nella scrittura che risiede la forza di questa commedia brillante. Ogni personaggio ha un ruolo fondamentale nella vicenda, sono loro gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già dalle prime battute e danno vita a un'opera corale dove ogni attore deve legare la propria arte agli altri.

Lo spettacolo

L'abilità di Florian Zeller non è solo nella brillante scrittura, ma anche nella capacità di gestire l'imprevisto continuo, in un vortice in cui le collisioni sono inevitabili, con un gusto che amplifica il divertimento. Lo spettatore è invitato a conoscere la verità ma continua ad avere ben presente l'impossibilità di riuscire a sistemare le cose perché ci sono troppe varianti che interferiscono con quello che sembrava un banale progetto per trascorrere un po' di tempo, anzi solo un'ora, di tranquillità.

Perché vederlo?

Quando la mancanza di ipocrisia e una sano cinismo permettono ad un autore di essere così diretto e spietatamente onesto, la risata arriva là dove tanta morale, tanta ipocrisia appunto, fa spesso danni irreparabili. Le risate scaturiscono dalla doppiezza della nostra società che non parla e, se lo fa, mente, costringendo tutti ad essere protagonisti del nulla.

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