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I duellanti

Sulla scena si compone l'affresco di un mondo estinto, quello della cavalleria. Un capolavoro dell'assurdo con Alesso Boni e Marcello Prayer.

Dal 01 marzo 2017 al 05 marzo 2017
Teatro Stignani IT
Data Ora
01/03/2017 Dalle 21:00
02/03/2017 Dalle 21:00
03/03/2017 Dalle 21:00
04/03/2017 Dalle 15:30
Dalle 21:00
05/03/2017 Dalle 15:30
Autore: Joseph Conrad
Regista: Alessio Boni e Roberto Aldorasi
Musiche: Luca D’Alberto, Federica Vecchio, Renzo Musumeci Greco
Scene: Massimo Troncanetti
Luci: Giuseppe Filipponio
Costumi: Francesco Esposito
Traduzioni: Francesco Niccolini
Attori: Alessio Boni, Marcello Prayer, Francesco Meoni, Federica Vecchio

1 ora e 40 minuti

La storia

L'idea su cui Conrad costruisce "The Duel" è che i due avversari non si fronteggiano sugli opposti versanti del campo di battaglia, ma sono ufficiali dello stesso esercito, la Grande Armée di Napoleone Bonaparte. Ussari, per l'esattezza. I nemici si affrontano in sfide lungo le rispettive carriere, senza che nessuno sappia il perché di questo odio così profondo. Avvolti dal mistero e dalla leggenda, i duellanti diventano famosissimi, non solo per i meriti sui campi di battaglia d'Europa, quanto per l'eroica fedeltà al loro particolare legame, che li accompagnerà per vent'anni, fino al duello decisivo.

Il cast

Dal suo debutto cinematografico nei primi anni Novanta, Alessio Boni alterna cinema, fiction e teatro senza mai far mancare nulla ai suoi numerosi ammiratori. Consacrato da La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, Boni ha lavorato nelle migliori produzioni cinematografiche e teatrali, con particolare attenzione al teatro d'attore, ottenendo svariati premi e riconoscimenti. Il sodalizio con Marcello Prayer ha radici lontane e assicura un affiatamento consolidato. Il co-regista Roberto Aldorasi affianca Boni in una conduzione potente e insieme fluida: in punta di fioretto.

Lo spettacolo

Sulla scena si compone l'affresco di un mondo in via di estinzione, quello della cavalleria e dell'etica militare, e al tempo stesso si consuma un capolavoro dell'assurdo: Gabriel Feraud, guascone iroso e scontento, e Armand D'Hubert, posato e affascinante uomo del nord, non sono solo ufficiali del più grande esercito dell'Ottocento, ma incarnano incubi e ossessioni che accompagnano la cultura occidentale fino allo sfacelo della seconda guerra mondiale. I due ingaggiano uno scontro violento e inevitabile dove un vero avversario non esiste. "Come se, nel momento di iniziare il duello - chiariscono i registi - quando sei spalla a spalla, e fai i tuoi passi per allontanarti, nel voltarti verso il tuo Feraud, vedessi te stesso. E di quel duello ne hai più bisogno dell'aria che respiri. Senza, sei morto."

Perché vederlo?

Questo è un lavoro sull'avversario e sul diventare adulti.

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